Ciao Katia,
ti vogliamo salutare, Cristina ed io, e tutti i ballerini che hanno avuto la fortuna di conoscerti, come l’abbiamo avuta noi.
Ti scrivo con questo mio umile e piccolissimo scritto, perché sentivo il bisogno di testimoniare la tua presenza nella nostra piccola realtà che tu conosci benissimo.
Ti saluto, ricordandoti com’eri e come sei. Una forza incredibile alloggiava in te, che trasmettevi puntualmente a tutti noi. Io, essendo un tuo collega, ma ancor prima un tuo allievo, dipendevo da questo tuo modo di essere, forte, umile, con questa malattia che da diciotto anni non ti lasciava tregua, o speranza.
Speranza che tu non hai mai spento. Ci avevi convinti tutti noi che doveva, che sarebbe, sicuramente, andata in maniera diversa. Ma così non è stato. Impietosamente ti hanno tolto alla tua esistenza, che rendevi così incredibilmente bella.
Voglio dirti però, che in realtà tu non te ne sei mai andata. Hai lasciato la tua essenza di forza, calma, pacatezza, e quella luce sempre viva che stava nel tuo dolcissimo ma determinato sguardo, che non si spegnerà mai, ogni volta che mi verrai, ci verrai in mente, e che personalmente mi faranno da guida nel mio cammino.
Ciao Maestra, Ciao Collega … Ciao Katia.
Nicola e Cristina Regnoli